l'Epistolario
Le lettere autografe di S. Alfonso M. de Liguori presenti in Archivio
I documenti originali
Segnatura 01Ca21
Nocera, 12/12/1760
Lettera da Nocera
S. Alfonso al P. Antonio Tannoja
Interessamento del Duca d'Andria per una fondazione a Corato
Lettera da Nocera al p. Antonio Tannoja in Iliceto. Fondazione in Corato. Interessamento del Duca D’Andria per le nostre case (fondazione di Corato). Delle promesse rendite della casa da parte dell’Arcivescovo e della Università. Cedimenti a Iliceto. Originale autografa.
"Viva Gesù e Maria"
Viva Gesù, Maria e Giuseppe!
Nocera, 12 Dicembre 1760.
Ho ricevuta la risposta del Sig. duca d’Andria [D. Ettore H° Carafa](1), dove dice ch’ esso l’ha tanto a caro [la progettata fondazione] che ci vuol mettere tutta l’opera sua ed anche il sangue, se bisogna. Onde potete scriverlo a Corato.Già vi scrissi poi che, supposti i ducati annui 400 per certi, noi non possiamo comparire. Ha da far faccia l’arcivescovo [di Trani] e l’università [il comune], cercando non già fondazione, ma di tenere i Padri, somministrandosi loro il sostentamento dalle rendite, che vi sono superflue, d’una cappella, e d’ altri particolari. Basta : vi manderò io poi lo schizzo del Memoriale che avrebbe da dare l’ arcivescovo e l’università. Non è vero mai aver io detto che per l’ assenso [regio] ci pensava io. Ho detto solo che, appurate le rendite, io avrei dato il modo, come s’avea da fare per l’ assenso.
Quanto mi dispiace l’aver inteso che la casa [d’Iliceto] sta a pericolo di cadere per la negligenza di aver levato un muro che sostenea da sotto. Fiat voluntas tua! Benedico tutti. Viva Gesù e Maria!
Fratello ALFONSO del SS. Redentore.
La trascrizione e le note sono tratte da Lettere di S. Alfonso Maria de Liguori, I, Roma 1887, pag. 445
NOTE:
(1) Ettore Carafa, nato nel 1701 aggiunse ai titoli di duca d’Andria, conte di Ruvo, duca di Casteldelmonte e marchese di Corato, anche il titolo di principe di Chiusano e fu insignito del Grandato di Spagna di prima classe. Dall’unione con Francesca de’ Guevara, nacquero 14 figli, tra i quali il secondogenito Riccardo, nato nel 1741, alla morte del padre avvenuta nel 1764 ne ereditò i titoli e i beni.
stanza del santo a Pagani
IMPORTANTE
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Lettera a P. Antonio Tannoja (12 dicembre 1760)